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Corredato da un dettagliato e puntuale commento, Pietro Pucci presenta qui il testo e la traduzione del proemio della Teogonia di Esiodo. Benché esso faccia parte del poema e lo introduca, il suo tema maggiore acquista infatti una certa indipendenza dai motivi teogonici, in quanto elabora una complessa lode delle Muse e della poesia in uno stile tipicamente innico, e questa indipendenza ne giustifica uno studio particolare. L'Inno spicca per eccezionale vigore creativo ed è il prodotto di una grande audacia intellettuale. Di questa poetica nuova, complessa e sofisticata, Pietro Pucci analizza i vari aspetti, muovendosi dalla struttura stilistica del proemio, anch'essa ricca di innovazioni pur sulla base del linguaggio epico di Omero, alla nuova posizione, più importante e 'visibile', del poeta all'interno del racconto, analizzando in dettaglio la figura delle Muse, il loro essere essenzialmente 'greche' (senza cioè reali confronti nelle culture limitrofe coeve), affrontando le problematiche legate alla presenza di proemi fissi all'inizio dei due poemi esiodei (Teogonia, Le opere e i giorni), inni che appaiono quindi intrinsecamente legati, per natura e per tradizione, ai contenuti didascalici e parenetici dei poemi stessi.