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La malinconia ci sprona a pensare, a entrare nei vicoli più stretti della nostra psiche, a elaborare un senso per il nostro malessere, mostrandoci nella sua più profonda realtà la dialettica vitale luce/ombra. Già solo per questo può dirsi arte, una delle più raffinate. Ma, in più, è fonte di creazione, arte vera e propria. L'arte di soffrire si impara sulla propria pelle, non ha metodo né stili. Ognuno la forgia, se avrà il coraggio, secondo la forma dei propri organi. Per questo troverete qui dentro tante malinconie per quanti uomini ne hanno incontrate e vissute, in un viaggio in compagnia di Baudelaire, Beethoven, Nick Drake, Ficino, Freud, Goethe, Huysmans, Ippocrate, Kant, Keats, Leopardi, Melville, Pascal, Pavese, Sartre, Shakespeare e Van Gogh.