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Si ispira ai primi e più antichi capitoli dello "Zhuangzi", un classico della filosofia taoista che è, al tempo stesso, leggero, divertente e profondamente saggio. In un periodo in cui la Cina era teatro di sconvolgimenti politici e sociali, Zhuangzi (369?-286? a.C.) insegnò un modo di vivere più vicino alla natura. Essendo il più noto scrittore taoista la cui esistenza possa essere storicamente dimostrata (gli accademici non sono altrettanto sicuri della storicità di Laozi), Zhuangzi incoraggia la spontaneità come mezzo per affrontare la vita: abbandonate i pregiudizi, i dibattiti intellettuali e le ambizioni - suggerisce - e restate in ascolto della musica della natura: ne conseguirà una libertà del tutto speciale. Insieme con gli insegnamenti di Laozi, lo "Zhuangzi" contribuì a formalizzare un'alternativa filosofica a quella proposta in Cina dal Confucianesimo. Nel corso dei secoli il Taoismo classico ha influenzato molti aspetti della vita quotidiana dei cinesi come la pittura, la letteratura, la religione taoista più tarda e le arti marziali; ha avuto anche un'influenza particolarmente forte sul Buddismo Chan (lo Zen dei giapponesi).