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È in corso una rivoluzione migrante. Non meri "sbarchi" ma una possibilità di trasformazione. Non dialettizzare con questo nuovo soggetto storico migrante, negargli l'uguaglianza, detenerlo, farlo sopravvivere ai margini o lasciarlo morire nel Mediterraneo, palesa la cieca psicopatologia dell'Europa. La negazione anti-migrante rischia di aver un esito politico regressivo per il progetto europeo: il fascismo della frontiera. Il Manifesto "La Negazione" vuole rendere pubblica la verità.