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Pubblicate quasi tutte sul "Corriere dei piccoli" tra il 1932 e il 1934, queste "Fiabe del tempo futuro" sono un esempio di fantascienza "matura", superiore non solo a quanto di questo genere letterario si pubblicava all'epoca in Italia, ma anche alla science fiction americana dello stesso periodo. Acute dal punto di vista della previsione scientifica e sociologica, filosoficamente profonde, ironiche e divertenti (o talvolta amare nel loro antiutopismo), esse anticipano la fantascienza anglosassone colta e disincantata degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1938 Rubino ne progettò un'edizione in volume, intitolata "Le cronache del futuro", che però non riuscì a pubblicare, mentre i racconti originali, restati sepolti nei volumi del "Corriere dei piccoli", furono presto dimenticati. Questo libro, basato sul manoscritto preparato da Rubino, oltre che sull'edizione a stampa dei singoli racconti, è dunque la realizzazione di un desiderio dell'autore. Il volume include altri testi fantascientifici di Rubino, che allargano la visione del futuro offerta dalle Cronache, e naturalmente le illustrazioni che l'autorerealizzò per queste sue opere e che aiutano a chiarire il suo rapporto con le avanguardie storiche e in particolare con il futurismo.