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"Qui muore Puccini!": il tempo di concludere la frase e Arturo Toscanini scese dal podio. Era il 25 aprile del 1926 e la "prima" Turandot terminò così. Senza un finale. Tutti interpretarono quel gesto come l'ultimo omaggio di Toscanini all'amico Giacomo Puccini, morto due anni prima senza aver avuto il tempo di scrivere il finale dell'opera. Invece c'era dell'altro. Toscanini sapeva che quel finale Puccini lo aveva scritto. Glielo aveva rivelato lui stesso. Solo che era sparito. Insieme a una ragazza di 19 anni, comparsa misteriosamente nella vita del compositore pochi giorni prima della sua morte. Alla ricerca di quella ragazza e del finale perduto di Turandot si snoda il romanzo. Un giallo ambientato nella Toscana in camicia nera degli anni '20, appassionante come un melodramma, imprevedibile e malinconico come la vita.