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Convinzione diffusa che i servizi segreti "manipolino" l'informazione attraverso i loro agenti, sia mettendo in giro falsi documenti sia divulgando notizie solo in parte vere ma suggestive. Questa convinzione si basa su una serie di episodi abbastanza noti, ma scollegati fra loro. Giannuli cerca di andare oltre l'aneddotica: parte da alcuni di questi episodi e li assume come "punta dell'iceberg", per indagare sul rapporto sistematico fra mondo dell'informazione e servizi: quali sono gli scopi, le tecniche, le diverse tipologie, gli effetti del loro intervento sul mondo dell'informazione. Non solo, il libro descrive anche come l'intelligence "usa" le fonti open (giornali, trasmissioni televisive e radiofoniche, internet, libri ecc.) come canali di raccolta di informazioni, ben consapevoli del rischio di imbattersi in fonti intossicate. Quest'attività è nata negli anni Cinquanta, quando la difficoltà di ottenere informazioni sul mondo dell'Est spinse all'interpretazione sistematica e comparata di tutto quello che si poteva ricavare dalle fonti aperte. Ne è derivata una specializzazione, l'Osint (Intelligence da fonti open), che ormai sta assumendo i caratteri di una vera e propria scienza.