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Un italiano non più giovanissimo ha esplorato per anni la Spagna mosso dalla fede che il senso iberico della festa, della morte, della comunità gli trasmetteranno il segreto profondo del suo essere. Non conosce le vie, ma sa che passeranno per "i tori", questo è il modo in cui in spagnolo si chiama la corrida. Nel suo viaggio solitario lo scortano Hemingway, García Lorca e Bataille, ma anche Platone e i miti greci. In un bar di Cadice, l'italiano si imbatte in Rafael Lazaga Julia, un suo coetaneo ex torero che accetta di prepararlo un giorno ad affrontare se non un torello ? cosa già impensabile per un dilettante ? una pur temibile vacca selvaggia. Rafael, animato a sua volta dal sogno di tornare nell'arena, lo introduce con un misto di diffidenza e generosità nel proprio mondo taurino, e lo ospita nella propria famiglia, una famiglia eterna con al centro l'ineffabile Mariana, sorella cieca e veggente di Rafael, e il suo bambino, Paco. Attraverso questi incontri l'italiano potrà approfondire - e rendercene partecipi - la conoscenza di un rito che è un'isola di verità e riflessione nel mare accanito della modernità.