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Nel 1912, Albert Einstein sta lavorando all'estensione della teoria della relatività ai sistemi di riferimento non inerziali. L'intuizione concettuale, tuttavia, non basta. Ciò che manca è la struttura matematica a supporto dell'intera teoria. Einstein scrive all'amico Grossman: «Aiutami, sennò divento pazzo!». E l'amico suggerisce di considerare gli studi sul calcolo differenziale assoluto di Gregorio Ricci Curbastro. Grazie a quel consiglio, nel 1916, la teoria della relatività generale vede finalmente la luce. In questo volume sono raccolti i primi saggi di Ricci Curbastro, da cui partì la sistematizzazione successiva, e alcuni contributi chiave per comprendere il valore del lavoro del grande matematico italiano.