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Nel 1820 siamo in piena rivoluzione industriale. I moti contro i regimi assolutisti sembrano traghettare l'Europa definitivamente nell'età contemporanea mentre Faraday apre la strada dell'elettromagnetismo. Eppure, in Italia, il canonico Giuseppe Settele non può veder pubblicato il proprio compendio "Elementi di Ottica e di Astronomia" perché in esso si sostiene che la Terra gira intorno al Sole e ciò è contro le sacre scritture ("Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle di Aialon!" - Giosuè 10:12). Duecento anni dopo Galileo, quindi, il Maestro del sacro palazzo, padre Filippo Anfossi, reinterpreta - tra lo sconcerto della comunità scientifica - il ruolo che fu di Bellarmino in uno scontro diplomatico, culturale e umano che arriverà a coinvolgere anche papa Pio VII. La storia che vi proponiamo in questo volume è il resoconto dei retroscena che portarono la Chiesa ad accettare, finalmente in maniera ufficiale, la teoria eliocentrica. È il 1820: il Sole viene finalmente "fermato".