Tab Article
Il libro, scritto sul modello dei "Commentarii" di Giulio Cesare, è una testimonianza, da parte di un protagonista della vita culturale e politica degli ultimi decenni del Cinquecento: dalla nativa Mantova, alla corte imperiale di Massimiliano, tra Innsbruck, Vienna, Praga e Norimberga, alla corte papale al seguito di Carlo Borromeo, nella Spagna dell'Inquisizione. Una testimonianza, ancor più intensa, dall'interno di una famiglia aristocratica di Ancien Regime: dominata dalla sovrastante figura del padre guerriero e dello zio cardinale, affollata di rampolli da destinare a carriere di prestigio, in una costante tensione polemica nei confronti del ramo maggiore dei Gonzaga, quello dei duchi di Mantova. La carriera ecclesiastica di Scipione si snoda attraverso passaggi obbligati nel rituale cortigiano, tra dissimulazione e prova di sé, attraversando alcuni dei momenti di maggior rilievo della cultura di fine secolo.