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Questa storia ha come oggetto essenziale la musica quale è e quale la concepiamo oggi, ritrovando nelle vicende del passato quei "precedenti" che l'hanno generata, e sottolineando di ogni problema la sua perennità nel passato, la sua permanenza nell'attualità, ed eventualmente la sua proiezione nel futuro. La storia della notazione musicale comincerà pertanto prima di Guido d'Arezzo, ma si concluderà con la registrazione su DVD; l'influenza dell'ideologia politica sulla musica parte dall'Atene di Platone, ma arriva all'URSS di Zdanov e all'attuale "dittatura del consumatore"; la storia del pubblico va da Dio come unico destinatario della preghiera cantata fino alle folle che per un concerto rock riempiono gli stadi del nostro tempo... Fino a una audace apertura sulla musica del Terzo millennio, in cui la globalizzazione imperante e dilagante sembra dover portare a un superamento delle arti tradizionali verso una multimedialità in cui musica, immagine e movimento concorrono a un prodotto che già possiamo definire come "video music": forse, per l'appunto, la musica dei nostri nipoti.