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Il Castello di Arbizzano, edificato in epoca Scaligera accanto alle rovine di un antico "castrum" romano, ha subito nel tempo varie trasformazioni strutturali, descritte in questo studio monografico. Attorno al complesso edilizio si era poi formata una proprietà fondiaria, costituita da terreni coltivati a vite, ulivi, frumento e mais e da piantagioni di gelsi per l'allevamento dei bachi da seta. Il lavoro dei campi veniva affidato a conduttori locali mediante accordi dapprima secondo la forma di "concessioni livellatiche", poi secondo quella dei "contratti di lavorenzia" e infine con patti di "mezzadria". Un'accurata indagine negli archivi notarili ha permesso di ricostruire la successione di tutti i proprietari dal 1300 fino ai giorni nostri. La ricerca si basa per la maggior parte sull'esame di documenti originali dell'Archivio di Stato, alcuni dei quali sono riportati in copia nelle appendici, per fornire una visione sulle condizioni di vita e sulle consuetudini che esistevano in passato nella Valpolicella.