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Iniziava vent'anni fa il lavoro certosino di Lodovico Mazzero con la pubblicazione di "La società che non c'è". Un'opera in cui si descriveva una società utopica, nella quale il rispetto e l'equità dovevano essere alla base di ogni rapporto sociale. Nel tempo, l'Autore, attraverso ricerche approfondite, coadiuvate da strumenti informatici che vent'anni prima erano in parte accennati, ha dato un seguito alla sua prima idea, sviluppando "La società che c'è". Un testo che mostra al dettaglio la situazione mondiale che da vent'anni a questa parte rappresenta lo scenario politico, economico, sociale e giuridico. La documentazione di cui si è avvalso Lodovico Mazzero appartiene al web, nel quale un sottobosco di notizie appare e scompare nel giro di poco tempo; sia perché travolto dalla continua produzione d'informazioni, sia perché tacitato da organismi sempre più potenti che tendono a soffocare e a far sparire ogni indizio rivelatorio. In nome di una giustizia che non esiste, di una fratellanza che ormai è solo un sostantivo, di guerre, di povertà, di poteri assoluti che si stanno impadronendo del mondo e dalla pandemia che ci ha lasciati scossi e depredati delle nostre relazioni sociali, Lodovico Mazzero elabora un'analisi accurata e documentata dalla quale si evince il suo grande amore per l'umanità, che traspare nell'ultimo capitolo, dove spiragli per soluzioni suggerite dalla sapienza antica appaiono ben più illuminanti di una fioca luce in fondo al tunnel di cui non si intravvede la fine.