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«La luce poetica di Giovanna Pizzoccheri era stata sempre rapita dai sensi evocativi, che da tempo scivolavano nelle sue vene. Una poesia lampeggiante e tuonante, una poesia di gocce fresche nell'afa estiva, di petali di neve nel freddo invernale. Lei ne scriveva le parole "semplicemente in... versi" e li teneva nelle pieghe del cuore, diventando poesie "in folio".» (dalla Presentazione di Vittorio Nazzareno)