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Paolo ha sette anni, è un tipo solitario, niente fratelli, nessun amichetto nel vicinato. Eppure il suo umore è spesso positivo, ama giocare con i suoi soldatini, dei pezzetti di legno e dei semplici sassi, e immaginare un mondo popolato da cavalieri in eterna lotta tra loro. Da qualche giorno il signor Giovanni gli ha dato un compito delicato, forse eccessivo per la sua età: tenergli il cagnolino per il tempo che lui starà via. Paolo non è amante degli animali, soprattutto se questi tendono a saltargli addosso come fa il cane del signor Giovanni. Ma una mattinata succede qualcosa di inaspettato e grave. Paolo viene disturbato dal cane mentre è intento ai suoi soliti giochi in giardino. La reazione del ragazzo è violenta salvo pentirsene pochi attimi dopo. Da quel giorno qualcosa cambia nella vita di Paolo e sarà così anche negli anni a venire quando il lettore lo conoscerà da adulto. Sente una forza oscura avvolgerlo. Ma come nelle vite di ciascuno di noi, Paolo sperimenta l'altra faccia delle emozioni: l'amore e la generosità verso gli altri, la condivisione, la felicità. E scopre quello che diventerà il suo mantra preferito: "guarda, agisci, e non pensare. È una cosa da imparare".