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Contrasti, contrappunti, contrapposizioni. Bianco e nero. Anzi Bianco VS Nero. Vita e morte. Sì, esattamente, ma non in senso metaforico e letterario, quanto invece in un senso drammaticamente reale. La vita di Vincenzo di Maso ha un prima e un dopo. E in mezzo un incidente che ha rischiato di spezzarla in due. Ma forse invece, ha permesso all'autore di andare oltre le apparenze, di lasciare la sua adolescenza forse un po' rubata e andare verso quel po' di adultescenza - come lui stesso la definisce - duramente conquistata che continua però a raccogliere i suoi sogni e farli valere. Con un fraseggiare veloce, con un versificare che non teme la contaminazione linguistica, l'uso del turpiloquio e del linguaggio grezzo, di strada, che tanto deve alla poesia beat, Vincenzo di Maso trova nella scrittura lo strumento per esprimere e superare quella rabbia e quelle limitazioni che ti fanno scoppiare il cuore. Eppure segnano indiscutibilmente, il senso dell'essere vivo.
