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Dell'autore de "Il Picchio verde", conosciamo molto poco. Il testo originale ci è stato inviato per posta elettronica, il che denota un minimo di consuetudine con le moderne tecnologie di comunicazione. Grande viaggiatore, fumatore accanito, di studi classici e universitari. Sicuramente nato a Sulmona, in Abruzzo, qualche anno prima della fine della Seconda Guerra Mondiale. Nome e cognome sono strettamente legati a due popolazioni italiche della grande migrazione indoeuropea che investì la penisola nel secondo millennio prima della nascita di Cristo: Sabini e Peligni. Il picchio, che è il nome dato al racconto dall'autore stesso, è il simbolo di un'altra popolazione italica, strettamente connessa alle prime due: i Piceni. La particolare e originale tripartizione del testo, in un presente vissuto e autobiografico e due grandi migrazioni immaginate nel loro svolgersi nel passato e nel futuro, ci danno una originale interpretazione del movimento complesso - particolare e globale - della vicenda dell'evoluzione umana in un momento storico che sembra dominato dalla paura del futuro.