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La produzione artigianale di arnesi manuali da taglio, in particolare di quelli ad azione individuale come i coltelli, è una sopravvivenza odierna, più o meno riadattata ai materiali e alle tecniche di fabbricazione attuali, di abilità e di conoscenze antichissime (tra le più antiche nella prospettiva antropopoietica, cioè del primo farsi dell'uomo, nella preistoria che diciamo della pietra), non solo metallurgiche, ma che concernono anche altri tipi di materiali come l'osso, il legno, il corno e altri (come i più preziosi corallo, madreperla, avorio, argento, acciaio damascato), che spesso avevano in passato funzioni e usi anche piuttosto diversi rispetto a quelli di oggi. Si tratta di una sopravvivenza, ma anche, e forse più ancora, di una reviviscenza, dopo una obsolescenza rapida e massiccia durante i decenni '50 e 70 del Novecento. Pure nella nostra Isola, a partire dalla rivoluzione industriale, e soprattutto durante il Novecento, specialmente nella sua seconda metà, le forme di vita, e in particolare le forme di produzione di beni e di servizi, hanno subito una ben nota e spesso straniante mutazione, tale che tutto il plurimillenario passato documentato, a partire almeno da ciò che si dice rivoluzione neolitica, appare sostanzialmente uniforme, rispetto a quest'ultima grande mutazione.