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Il modo migliore per visitare una regione è comprenderne la vera natura, conoscere gli usi e costumi della popolazione, lasciarsi coinvolgere con tutti i sensi fino a scoprirne l'essenza. È quanto hanno fatto gli autori dei brani raccolti in questa antologia, vissuti nel XX secolo: le loro esperienze personali in Puglia ci hanno lasciato testi di grande bellezza in cui la realtà geografica e culturale è trasfigurata in vere "visioni", quasi affreschi. Perché la Puglia è terra di approdi e di partenze, terra di transito dove scompaiono i confini tra culture che si incontrano; luogo dove terra e mare si sposano con declinazioni sempre diverse sotto la luce accecante del sole riflessa sulla pietra che affiora ovunque, scabra, lavorata o rivestita a calce, contraltare ad un buio mondo sotterraneo fatto di grotte, ipogei e chiese rupestri dove la religiosità si fonde con riti e tradizioni che ricordano miti pagani. In Puglia il mondo arcaico della campagna riesce a convivere con il mondo contemporaneo senza perdere la sua forte identità. Un'identità "meticcia", un crogiolo di popoli, lingue e religioni in cui si incontrano Oriente e Occidente come non avviene in nessun altro luogo.