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Un bambino che si muove nell'universo dei grandi per raccontare le vicende lunghe quasi un secolo di due ragazzi. Si intrecciano ricordi di vita, tra storia, cultura, tradizione e leggende popolari, calati nella realtà storica e geografica dell'Alto Montefeltro del secondo dopoguerra. L'autore, attore e narratore al tempo stesso, descrive gli usi e costumi propri della cultura contadina di quel territorio, culla di un passato pieno di mille avvenimenti e ricco di risvolti educativi e formativi, soprattutto per i ragazzi di oggi, certamente differenti. Il libro diventa uno spaccato di vita, un pezzo di storia, una testimonianza dell'esistenza che si conduceva nelle campagne durante la seconda guerra mondiale: il racconto dei disagi, delle piccole e grandi difficoltà, delle paure ma anche dei divertimenti, delle esperienze terribili ed inquietanti, vissute, però, con entusiasmo e spirito di avventura dai bambini e ragazzi di allora. Questi, nonostante la tragedia della guerra, vissero il proprio presente con intensità e passione, quasi fosse un gioco, guardando al futuro con l'ardore e la speranza che è invece mancata alle generazioni successive.