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In questo piccolo libro pubblicato nel 1912, la contessa Franziska vu Reventlow, personaggio chiave dell'ambiente artistico fin-de-siècle e ardente sostenitrice dell'amore libero, è alle prese con un siciliano focoso, un inglese ormai maturo e un giovane poeta, ma anche con amori di una settimana o di una sola notte. Come affermò lei stessa: "Facevamo continuamente feste di addio, perché ogni giorno poteva essere l'ultimo". Alcuni uomini vogliono "salvarla", altri "sposarla", ma lei non ci casca, li desidera tutti senza complicazioni. Franziska vuole "collezionare esperienze", può amarne più d'uno insieme. Ironica e disincantata, guarda con distacco alle pretese maschili di possesso, monogamia e fedeltà, e racconta l'erotismo come una vera religione di vita, ricreando in una sorta di affresco lo straordinario palcoscenico della Monaco tra Ottocento e Novecento, dove si intrecciano Jugendstil e tradizione, cerchie esoteriche e d'avanguardia, riviste di raffinata modernità e reazione, dove muovono i primi passi Rainer Maria Rilke, Thomas Mann e i drammi trasgressivi di Frank Wedekind. Un mondo elegante e vivace che sarebbe stato spazzato via dalla Grande Guerra, ma che ancora oggi non perde di attualità e di fascino.