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Nella Roma tra le due guerre iniziano i ricordi di Paola bambina, tra la fame e una forte avversione per il regime fascista. La voglia di cambiare lo stato delle cose la porteranno a iscriversi al Partito Comunista a 15 anni, ricevendo la tessera direttamente dalle mani di Togliatti. Nel 1953 i vertici del partito propongono a lei e al marito un importante incarico: lavorare per la radio clandestina del Pci ospitata, per poter trasmettere, dalla Cecoslovacchia. Partono per Praga, espatriano con documenti falsi e assumono una nuova identità. Dopo qualche anno andranno a Bucarest e poi di nuovo in Italia, nel 1960, esplulsi per attività antigovernativa. Diario avvincente che racconta di una fetta di storia vista dal basso, attraverso gli occhi di una donna che crede che la politica possa cambiare la società.