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Questo libro-inchiesta racconta ciò che accadde tra il 6 e il 7 ottobre del 2010 ad Avetrana, quando un uomo, allora sconosciuto al mondo, confessò il più terribile dei delitti: l'uccisione della nipote quindicenne e l'insulso atto sessuale sul suo corpo già morto. L'arco temporale descritto è quello che va dalle 7:30 del 6 ottobre, con l'arrivo a Taranto di Michele, Cosima e Valentina Misseri, convocati dinnanzi ai Magistrati, e sino alle 3:47 del mattino successivo, quando zio Michele parlò per l'ultima volta con la figlia Sabrina. In tutto poco meno di ventuno ore, ricostruite con l'ausilio di documenti e testimonianze dei protagonisti di quella triste notte giornalisti, inquirenti e imputati - ma soprattutto attraverso la lettura e l'interpretazione delle numerose telefonate passate in quelle ore dal telefono intercettato di Sabrina Misseri. La sconvolgente trama di una giornata che spense le speranze di ritrovare Sarah Scazzi ancora viva e diede inizio ad una storia torbida, ricca di intrighi, di ombre, di bugie e di verità nascoste che, forse, mai troveranno risposte.