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Non si può parlare di un'unica cucina dell'Emilia Romagna, bensì di un crogiuolo di cucine nato da influenze, dominazioni e situazioni geografiche diverse che hanno dato visto a un patrimonio gastronomico estremamente variegato. Da sempre il mare ha rappresentato la fonte principale di sostentamento per gli abitanti della riviera romagnola. Si tratta di una tradizione culinaria di matrice povera e popolare, di una cucina in cui l'ingrediente più utilizzato è il pesce azzurro. Sgombri, sardine e acciughe, ma anche poveracce e cozze, primeggiano tra le ricette romagnole, pesci che abbondano nell'Adriatico, una volta destinato a nutrire i più poveri.