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Le Malecorde sono uno strumento della memoria. Il loro percorso artistico ha esplorato la tradizione popolare, la canzone autorale, la necessità espressiva del dialetto, arrivando a toccare l'interazione col recitato e il narrato. Al culmine di questo percorso si colloca "Da ora", che già nel titolo indica con forza perentoria la necessità matura di percepirsi al presente dopo essersi coniugati al passato in questi anni, filtrando appunto la memoria dell'immaginario popolare ma anche dell'attenzione "colta" ai criteri narrativi. Undici canzoni, molti gli inediti, la significativa presenza di De Andrè e Gaber fra gli autori citati ed interpretati. Un testo di Giorgio Olmoti e una breve favola di Laura Pariani a completare un "piccolo gioiello di musica e parole".