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Simbolo tra i più rappresentativi della modernità e della sua natura insieme indagatrice e voyeuristica, il flâneur, protagonista di tanti classici della letteratura contemporanea, è il viaggiatore che vaga per la città spinto dal puro piacere come dal desiderio di conoscenza: l'anima errante che, unendo alla mobilità del corpo quella dello sguardo, nulla si lascia sfuggire degli uomini e dell'ambiente. In un viaggio nella letteratura, nelle arti figurative e nel pensiero tra l'Ottocento e i giorni nostri, Alberto Castoldi esplora con ispirata vena critica e penna efficace le caratteristiche del flâneur, la sua solitudine, la tensione costante verso il nuovo, il rapporto con la folla e la società, le merci e le innovazioni tecniche. Lo fa ripercorrendo il pensiero e le opere degli scrittori e degli intellettuali che meglio hanno incarnato e rappresentato questo peculiare modo di vivere e sentire il mondo: da Benjamin a Baudelaire, da Kafka a Simenon, da Virginia Woolf a Cormac Mccarthy.