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Le nuove scoperte e le nuove tecnologie che ci permettono di leggere il codice genetico di ciascun individuo sembrano predisporre una rivoluzione mai vista nella storia dell'uomo. Non solo si potranno curare anche le malattie più gravi: avremo a disposizione gli strumenti necessari per modifiche estetiche estreme e soprattutto la capacità di potenziare indefinitamente il nostro corpo per rispondere a scopi e funzioni particolari. Tuttavia, questi vantaggi sembrano avere un costo da un punto di vista morale, e molte sono le paure di un ritorno a pratiche (l'eugenetica) che hanno segnato la storia recente dell'umanità. Con un approccio filosofico informato scientificamente, l'autore presenta la sua posizione liberale, favorevole ai potenziamenti e alle modifiche del genoma su base volontaria, con una chiara spiegazione del funzionamento biologico degli esseri viventi illustra la differenza tra la vecchia eugenetica di stampo platonico-nazista e la nuova genetica, e mostra la fragilità degli argomenti conservatori. Un testo dunque che fornisce significativi spunti per la discussione pubblica su un tema che sarà sempre più importante per le scelte pubbliche e la vita degli individui.