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Il volume presenta una interpretazione delle opere di Karl Philipp Moritz, un classico della letteratura tedesca di fine Settecento ancora poco indagato in Italia, alla luce della riflessione sul potere conoscitivo della visione che ha luogo in vari ambiti della ricerca scientifica e della riflessione estetica nella seconda metà del XVIII secolo. Punto cardine dell'indagine e della rilettura dell'opera moritziana è il resoconto del viaggio in Italia, un testo che dimostra chiari intenti pedagogici, collegati a feconde riflessioni sull'arte e sulla storia, entro una struttura narrativa che si avvale di accorgimenti linguistici riferiti esplicitamente al potere gnoseologico della vista. Questa indagine delle opere "italiane" di Moritz consente di mettere a fuoco gli stimoli della sua speculazione che hanno influenzato la riflessione estetica e culturale nei secoli successivi, fino agli ultimi risvolti nella neuroestetica.