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Questo studio, riproposto a diversi anni dalla sua prima pubblicazione, non solo testimonia l'intelligenza storica di Roberto Mainardi, ma conserva anche intatta la capacità di inquadrare le problematiche di quest'area all'interno della nuova geografia dell'Europa delineatasi con la fine del bipolarismo: una premessa fondamentale per comprendere la "questione settentrionale che si è inserita con forza nell'agenda politica italiana all'inizio degli anni novanta. Della grande regione padano-alpina, area forte dello spazio economico europeo, in posizione di cerniera fra l'Unione e il Mediterraneo, vengono individuati i lineamenti geografico-economici, la matrice storica di uno sviluppo territorialmente molto differenziato e i rapporti di cooperazione e competizione fra grandi poli terziari, distretti industriali, zone turistiche agricole. La competitività internazionale e il benessere diffuso sono fenomeni recenti, soprattutto nella Padania nordorientale, ma l'organizzazione attuale del territorio affonda le sue radici in più di venti secoli di storia, di cui edifici monumentali e paesaggi sono testimonianze visibili ed elementi fondanti di identità a cui le sfide del XXI secolo restituiscono vitalità.