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Sembra scontato che l'allenatore/istruttore svolga il suo compito tecnico-tattico verso i suoi atleti. Sembra ovvio che un genitore si comporti "da genitore" verso il figlio. Non sempre è così, soprattutto oggi, quando c'è di mezzo la passione sportiva, al di là del livello in cui si gareggia e questo talvolta fa perdere la misura, verso i figli, gli atleti, gli altri adulti. Il Quaderno è dedicato agli allenatori e genitori che si incrociano, volenti o nolenti, per scelta o loro malgrado, prima, durante e dopo l'attività sportiva dei loro ragazzi. Allenatori e genitori durante la stagione sportiva inevitabilmente, si osservano, si confrontano, discutono e talvolta dissentono su come affrontare e vivere le esperienze agonistiche nelle quali sono coinvolti. Il testo presenta attraverso spunti di riflessione e soprattutto proposte concrete come alimentare uno stile di rapporti alternativo tra allenatori e genitori, che si potrebbe riassumere in un semplice ma significativo cambio di gesto, ovvero passare dal "puntare il dito" verso l'altro, genitore o allenatore che sia, al "dare la mano". Cambiare il gesto per segnalare un cambiamento di atteggiamento e nuovi comportamenti.