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L'invasione degli spazi domestici che porta con sé l'arrivo di un bambino trova la maggior parte dei genitori impreparata ad affrontare la situazione. Tutto ha inizio all'uscita dell'ospedale: ci si ritrova con culla, ovetto, passeggino, lettino, sdraietta, fasciatoio, vestiti, pannolini, creme, unguenti e giochi. Ci si rende conto di come le case non siano progettate per i bambini. Una casa per bambini è invece uno spazio di dialogo, di condivisione e complicità tra genitori e figli, un luogo educativo nel quale sono favorite nei più piccoli esperienze relazionali e di autoapprendimento. Riprogettare e ripensare gli ambienti considerando le esigenze dei più piccoli, non significa abbattere muri e ristrutturare tutto. Significa, come propone questo libro, ripensare le stanze in modo tale che gli spazi comuni e quelli privati diano a tutti, agli adulti ma anche ai bambini, la possibilità di usufruirne liberamente. Rendere le nostre case un luogo di pace, di complicità, in cui lo spazio, anche se piccolo, è distribuito in modo equilibrato, trasmettendo un'atmosfera serena e attenta ai bisogni di ognuno dei suoi abitanti. Un libro con un ricco corredo fotografico dove al "Non si tocca!", "Non è tuo!", "Questo no!", "Guarda, hai scarabocchiato con la penna sul divano!", "Non si fa!" si sostituiscono semplici, economiche, creative soluzioni che rendono l'abitare, anzi il coabitare con bambini un gioco utile alla crescita e allo sviluppo della loro autonomia.