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"Il bambino in pezzi raccoglie il pensiero di mondi tra loro lontani, che si occupano della tutela dei minori. Sono contesti che, pur interfacciandosi, spesso non si conoscono direttamente. E, nella distanza tra loro, matura e prende forma la difficoltà di comunicare. Abbiamo allora cercato di accorciare questa lontananza, avvicinandoli tutti insieme al bambino che ha bisogno di un intervento che lo tuteli nei suoi diritti. Abbiamo chiamato a raccolta accademici e famiglie solidali, avvocati e operatori, professionisti del sociale e utenti, volontari e specialisti. La tutela del minore è un sistema complesso, ma è ancor più complesso fare sistema. Una pluralità di attori entrano nella vita privata di una famiglia. Ognuno con il suo codice linguistico, culturale, emotivo. Ognuno parla, decide, decreta, legifera, progetta e nell'insieme l'intervento può diventare una Babele. Ognuno parla e nessuno sembra semplicemente ascoltare l'altro. Ognuno afferma il suo pensiero e non sempre è in grado di decentrarsi per comprendere la logica altrui. Ognuno afferma e si comporta come se conoscesse la verità, ma la difficoltà risiede proprio nell'assumere un atteggiamento di ricerca per avvicinarvisi, pur sapendo di non possederla. Abbiamo quindi letto attacchi, fughe, assenze, ritardi, ritiri. Confusioni come normali pezzi di un processo che non riesce e non può essere lineare. Ed è questo il messaggio che il libro vuole trasmettere...." (dall'introduzione)