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I nostri comportamenti quotidiani influenzano continuamente l'ambiente che ci circonda. L'auto che ci porta a scuola o al lavoro, il computer con cui navighiamo in rete, la cucina con cui prepariamo da mangiare consumano risorse naturali scarse e preziosissime. Questi consumi sono inoltre spesso associati all'emissione di sostanze inquinanti e alla produzione di rifiuti non sempre facili da smaltire. Ma non basta. La maggior parte dei prodotti con cui entriamo in contatto tutti i giorni arrivano sulle nostre tavole da migliaia di chilometri di distanza, con un notevole impatto ambientale. Non conosciamo chi li ha realizzati e soprattutto in quali condizioni di lavoro e a quale costo. Non sappiamo quanta parte del prezzo che abbiamo pagato è arrivata nelle mani del contadino che ha coltivato il caffè che finisce nella nostra tazzina a colazione, non sappiamo se i suoi figli vanno a scuola né se esiste una scuola nel suo paese. Non sappiamo nulla non solo dei prodotti che consumiamo ma anche dei soldi con i quali li acquistiamo. Imparare a cambiare il nostro stile di vita è fondamentale per difendere l'ambiente, rispettare e valorizzare il lavoro di chi si trova all'estremo opposto della catena produttiva e sentirci meglio con noi stessi e con gli altri.Se poi al consumo critico affianchiamo l'autoproduzione (laddove ciò è possibile) recuperiamo il sano e appagante piacere di farci in casa ciò di cui abbiamo bisogno, rivalutando conoscenze perdute e divertendoci.