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"Carissimi genitori che avete la fortuna di avere un bambino di pochi mesi o di uno o due anni, carissimi nonni che avete un nipotino o una nipotina agli albori della vita, vi scrivo per dirvi che avete a che fare con un grandissimo tesoro: un nuovo essere umano, pieno di misteriose potenzialità, che diverrà adulto tra vent'anni, una persona, si sa, totalmente diversa da quella che ora avete sotto gli occhi, ma tanto più aperta quanto più preserverete la sua originalità, permettendo a lui o a lei di costruire la propria libertà interiore. Se siamo così bravi a capire le richieste di un piccolo animale domestico che non parla, certo saremo capaci di interpretare quelle, altrettanto silenziose, di un neonato. L'importante è non anticiparle mai, trattandolo da grande quando è ancora così vicino alla nascita, buttandolo troppo presto in mezzo al chiasso, alle luci, alla concitazione della nostra vita quotidiana. No! Andiamo adagio per favore, trattiamolo con il riguardo che si ha con una pianta delicata o un vetro prezioso. Seguiamolo piuttosto che imporgli le nostre abitudini, adottiamo con lui la lentezza del bradipo o della chiocciola, anziché il balzo vittorioso del ghepardo che appartiene piuttosto alla pubertà e all'adolescenza... Costruire nel presente senza anticipi, né rinvii... Una grande responsabilità riguarda nei primi anni non solo i genitori, ma l'intero nucleo familiare, gli amici della coppia o dei nonni, la persona che aiuta in casa o il pediatra. Ogni bambino nuovo ci riguarda tutti e da vicino! Ho il compito, amici di questo ideale villaggio intorno a ogni nuovo nato, di darvi qualche suggerimento che vi aiuti a sentire leggero ed efficace il cammino educativo. Non l'ennesimo manuale se possibile, ma un insieme di riflessioni che vorrei condividere con voi dopo una lunga vita di lavoro trascorsa soprattutto con i più piccoli."