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Lungi dall'essere stata un mero riconoscimento al patrimonio culturale e artistico cittadino, la nomina a Capitale italiana della cultura ha costituito, grazie alle risorse economiche e umane mobilitate, un volano per esperienze museologiche di public history di pregio. Queste attività hanno dimostrato la vitalità di un modo di "fare storia" capace di interagire con la cittadinanza e si sono inserite in un insieme espositivo di lungo periodo, tanto da poter iniziare a parlare della nascita di una "scena" storiografica pistoiese. Le diverse istituzioni culturali che operano in città, insieme ad altre esterne, hanno collaborato in maniera sempre più stretta, superando le rispettive identità, alla costruzione e all'organizzazione di esposizioni tese a mostrare la connessione tra storia locale, vicende dei propri genitori e antenati, storia nazionale e internazionale. La conclusione dell'esperienza pistoiese di Capitale italiana della cultura nel 2017 ci ha portato a riflettere sul fatto che organizzare un'attività espositiva è un momento per stimolare la ricerca e per intervenire sulla memoria pubblica sia dal punto di vista della costruzione/decostruzione sia come confronto e consapevolezza di sé di una comunità, unendo studi e indagini, divulgazione, formazione e raccolta delle memorie. Il volume raccoglie queste riflessioni, dando la parola ad alcuni dei curatori e delle curatrici degli eventi del 2017.