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Nata nel secondo dopoguerra, la Casa del popolo di Tobbiana è parte di quella fioritura associativa che si dispiega allora nella provincia di Pistoia. Prima di arrivare a Tobbiana, l'autrice compie un viaggio che parte dall'associazionismo popolare ottocentesco e si dipana fino alla realtà socio-economica e politica del pistoiese negli anni del boom, giungendo infine al piccolo paese e alla storia della sua Casa del popolo: una storia fatta di orgoglio, fede politica e volontà di cambiamento, paradigmatica di tante realtà simili. Sorta grazie all'impegno dei militanti comunisti e socialisti, la Casa del popolo è l'espressione della loro voglia di riscatto dopo gli anni del fascismo e della guerra. La sua vicenda è ricostruita grazie alle testimonianze dei protagonisti, da cui emerge una dimensione locale strettamente legata a quella nazionale. Partendo dalla sede in affitto e costruendo con le proprie mani la Cooperativa di consumo, il bar, la sezione del Pci, la sala ricreativa e il Dancing La Roccia, i paesani non si arrestano fino a che il loro progetto dedicato all'intera Tobbiana non si conclude. È una lunga storia, durata vent'anni: una grande storia per un piccolo paese.