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Bizzarri? Goffì? Ingenui? Egocentrici? Irrispettosi delle regole sociali, tanto da essere considerati capricciosi e maleducati? Sono, invece, persone con disturbo di Asperger, dal nome di un pediatra viennese (Hans Asperger, 1906-1980) che per primo lo descrisse nel 1944. Ne sappiamo ancora poco, tanto che restano labili i confini tra Asperger e autismo ad alto funzionamento. Secondo la neuropsichiatria ufficiale, la sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo, e cioè una forma di autismo: idee ossessive, scarse e difficili interazioni sociali, comportamento bizzarro, interessi ristretti, goffaggine. Ma non sono rari i casi in cui il disturbo è sfumato, tanto da ingannare gli inesperti, che si convincono che ad essere "disturbata" sia la madre ansiosa oppure la maestra incapace. Questo libro usa un linguaggio semplice, ma con solido impianto scientifico. Privo di tecnicismi, evita i "paroloni" dei medici, partendo da una storia. Offre così al lettore l'opportunità di chiedersi: quanto gli somiglia il mio bambino?