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"L'Italia e le guerre balcaniche" rappresenta un lavoro emblematico di impiego delle fonti militari a fini scientifici, un importante contributo al vasto programma di ricerca e valorizzazione dei documenti prodotti dagli ufficiali italiani impegnati, a vario titolo, nell'area balcanica, che dalla fine del XIX secolo diventa un'area di particolare interesse per la politica estera italiana. L'Italia, a sua volta, è stata per le élites politiche balcaniche un modello per la realizzazione dell'unità nazionale, un esempio da imitare e da seguire per gli emergenti Stati nazionali. Nel periodo dal Congresso di Berlino alla Prima guerra mondiale, gli ufficiali italiani - addetti militari, membri delle commissioni per la delimitazione dei confini, esperti e delegati ai convegni internazionali, personale in servizio presso gli eserciti stranieri - sono particolarmente attivi nella regione offrendo la loro esperienza tecnica e organizzativa nel processo di ridefinizione politica dell'area, resa problematica dagli accesi contrasti fra nazionalità. Il settore balcanico, in sede militare italiana, va così assumendo progressivamente la denominazione di scacchiere orientale.