Due saggi. Tra letteratura e numismatica di Pisanti Gennaro P. - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Due saggi. Tra letteratura e numismatica

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Nella Napoli di Carlo di Borbone, intorno alla metà del secolo XVIII, ferve il dibattito monetario, come del resto in tutti gli stati dell'Italia dell'epoca dei Lumi, dibattito che è tipico del Settecento secolo in cui tutto si vuol spiegare mediante l'uso della ragione: dalla celebre opera Della moneta in cinque libri dell'abate Ferdinando Galiani (1728-1787), edita nel 1751 (e dedicata al serenissimo e clementissimo Re Carlo, una storia della nostra moneta sotto il vostro prudentissimo governo) ad Antonio Genovesi (1713-1769), che dal 1754 insegnava economia nella Università di Napoli (prima cattedra, da notare, istituita dal sovrano di Borbone, in Europa). Con le sue Lezioni di commercio, edite nel 1766 e dedicate al primo ministro di re Carlo, il famoso giurista originario della Toscana Bernardo Tanucci, Genovesi darà poi importanti indicazioni per una riforma dal punto di vista sociale delle strutture ormai antiquate del Regno, sulla scia dello storico Pietro Giannone (1676-1748), autore di quella Istoria del Regno di Napoli (1723) che tante polemiche suscitò e per la quale l'autore - per le polemiche nate dall'opera che era come è noto di tono assai anticuriale - dovette poi rifugiarsi per molti anni fuori dal Regno di Napoli. Alcuni allievi della scuola del Genovesi saranno poi, va ricordato, importanti figure nella breve stagione della Repubblica napoletana del 1799.

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