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Un viaggio nell'oasi pittorica frutto della fervida immaginazione di Piero Boni, che attinge la sua linfa dalla letteratura e dalle filosofie orientali. I due mondi astrali fantastici, Giò e Artù, creati dalla fantasia di Piero Boni diventano due universi a confronto in un cammino verso l'evoluzione. Il pianeta Giò, è attraversato da impenetrabili boschi magici, foreste pluviali la cui vegetazione è composta da fiori randagi, piante guerriere fanatiche e terroriste organizzate in presidi militari, corsi d'acqua cupi, fitte germinazioni e stagni insidiosi. Artù invece è il regno della meditazione, dell'intelligenza spirituale, l'isola sapiens. Gli abitanti sono sorpresi in contemplazione di un quadro che raffigura il caos primigenio, sono rigenerati dopo il travaglio (e il loro status è descritto dalla purezza del "Quadrato bianco su fondo bianco" di Malevich), passeggiano lentamente sotto il pergolato lungo il fiume, si dedicano a conversazioni filosofiche come gli intellettuali nelle ville di campagna settecentesche, sono in sintonia con le acque placide del lago nelle quali omini esili si tuffano uscendo da quelle acque purificati.