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Il punto sul rapporto tra arte e media. Dalle prime incursioni tecnologiche ai protagonisti impegnati in grandi installazioni multimediali. Il Novecento è stato il territorio in cui l'arte ha articolato maggiormente il proprio linguaggio, rispetto al passato, attraverso l'esperienza della multimedialità, con un senso di euforia che ne ha caratterizzato la ricerca fin dall'inizio del secolo scorso avvolgendo il lavoro degli artisti in una "vertigine" di nuove opportunità e strumenti espressivi. Vertigo si propone di inquadrare tutte le forme di comunicazione mediatica dell'ultimo secolo, dalla radio al telefono, dalla fotografia al cinema, dalla televisione al web, attraverso un percorso che prende avvio dalle prime incursioni storiche nel campo delle tecnologie con gli esperimenti sonori e poetici di Marinetti e Schwitters, con quelli visivi e filmici di Duchamp e Dalí, per arrivare attraverso Andy Warhol e la pop art, la conceptual art e artisti come Léger, Picabia, Picasso, Magritte, Klein, Manzoni, Bourgeois, Beuys, Kiefer e Viola, fino ai maggiori rappresentanti della scena internazionale odierna. Si tratta, quindi, del racconto visivo del secolo in cui l'arte ha, con evidenza, messo in crisi le proprie tradizionali forme di espressione appropriandosi, a fini artistici, degli strumenti mediatici che via via hanno caratterizzato l'evoluzione tecnologica. Il volume è il Catalogo della mostra di Bologna (MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna 5 maggio 2007 - 4 novembre 2007).