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Tradizionalmente interpretato alla luce dell'ermeneutica filosofica, il nodo storiografico che lega Friedrich Schleiermacher (1768-1834) e Wilhelm Dilthey (1833-1911) è assai più complesso e sfaccettato, come testimonia il diltheyano "Leben Schleiermachers", epocale ricostruzione storico-sistematica del pensiero del teologo riformato. Nel presente volume viene analizzata nei suoi momenti essenziali l'ampia argomentazione diltheyana dedicata all'etica di Schleiermacher, al fine non solo di dare ulteriore prova della centralità della "Sittenlehre" schleiermacheriana per la teoria delle "Geisteswissenschaften", ma anche di dimostrare quanto la filosofia di Dilthey si sia ispirata all'opera del grande teologo e abbia cercato, nonostante le critiche, di svilupparne i nuclei più autenticamente speculativi. Si delinea in questo modo il senso della ricezione diltheyana di Schleiermacher, volta innanzitutto a recuperare l'etica sociale, ma intenzionata anche a rispondere alle esigenze che il positivismo e l'egemonia delle "Naturwissenchaften" andavano imponendo.