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"Potrebbero essere Memorie, ma delle memorie non hanno la fissità, il lucido distacco regalato dal tempo, e non hanno nemmeno l'odore di muffa e di vecchio che accompagna le cose andate. Quello di questo raccontare è un passato-presente, un tempo diverso che si colloca nel sangue e nel cuore e lì continua a scorrere, pulsante, vivo. E come un vaticinio dopo poche righe appare la striga, sopravvissuta ai processi dell'Inquisizione, seduta sulla porta di casa, vicino alla vera da pozzo che con l'unghia curva e tagliente predice futuri per gioco. Pier Maria Gaffarini torna in luoghi da cui non se n'è mai andato e dove vuole portare il lettore con la complicità della confidenza, del sussurro, del ri-trovato in un viaggio di calli, muri crepati, grida veneziane di corti e campi, dentro una giovinezza di soldati e macerie, di pesci galleggianti nell'acqua esplosa della laguna." (Carla Menaldo). Il libro di Gaffarini è arricchito dalle illustrazioni di Gian Paolo Perona, vignettista e fotografo e da un breve glossario delle parole veneziane.