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La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (più nota come Carta di Nizza) è stata elaborata dalla prima Convenzione europea e proclamata nel Dicembre 2000. Doveva costituire la seconda parte del Trattato-costituzionale lasciato cadere dopo il doppio no referendario in Olanda e in Francia nel 2005; il Trattato di Lisbona - non ancora in vigore - prevede la formale obbligatorietà della Carta (con alcune modifiche che non riguardano però la formulazione dei diritti) e in questa prospettiva è stata proclamata nuovamente nel dicembre 2007 e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione. Tuttavia dal 2000 ad oggi il Bill of rights europeo è già stato variamente utilizzato (anche implicitamente) da giudici costituzionali ed ordinari di moltissimi Stati, nonché dalle due Corti sovra-nazionali di Strasburgo e del Lussemburgo e recepito come documento di indirizzo delle politiche europee da parte degli organi dell'Unione ( Consiglio, Parlamento, Commissione). Il volume ricostruisce, attraverso l'esame della giurisprudenza e degli atti dell'Unione, questo lungo e complesso percorso, mostrando come la Carta sia già divenuta lo strumento privilegiato per l'affermarsi di un saldo garantismo "multilivello" a dimensione continentale e per lo sviluppo dei principi costituzionali comuni europei.