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Arrivato a Bruxelles per poter trattare sul prezzo del grano europeo di cui il suo Paese ha tanto bisogno, un giovane funzionario marocchino si ritrova impotente quando dalla camera d'albergo spariscono i suoi unici pantaloni. Cosa fare? Dove comprare, all'alba di questo decisivo incontro, pantaloni decenti? E perché si presenterà davanti alla Commissione Europea in variopinti pantaloni da golf? Viviamo in un'epoca irragionevole in cui l'immagine mal interpretata delle cose ha inevitabilmente la precedenza sulla realtà implacabile che ci condiziona e che nessuno vuole vedere. Con il suo caratteristico e sagace umorismo, Fouad Laroui ricama su questo tema e mette in scena personaggi e situazioni sorprendenti, conducendo il lettore attraverso storie capaci di far sorgere interrogativi improbabili: cosa prova un giovane uomo che scopre di essere nato in un luogo diverso e in un anno diverso? Significa forse che non è mai nato? Come possono dei poveri maturandi marocchini di una città senza piscine superare la prova di nuoto? Fouad Laroui non si accontenta di smascherare codici e luoghi comuni denunciando il culto dell'apparenza, ma si sforza soprattutto di mettere in scena il linguaggio, dislocandone i significati, gli automatismi rassicuranti, analizzando i molteplici slittamenti linguistici e giocando su suoni e ortografie come sull'ambiguità del significato delle parole, sulla varietà dei registri. Ancora una volta Laroui ci pone davanti alle intersezioni che nascono dall'incontro tra i mondi racchiusi in ciascun individuo.