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La lirica senza tempo di Hai Zi affonda le sue radici nella tradizione poetica cinese e si rivela al contempo incredibilmente attuale. Prima della sua morte i lavori di Hai Zi erano poco conosciuti, è solo in seguito al suo suicidio, avvenuto quando il poeta aveva solo 25 anni, che il culto attorno alle poesie e alla vita/ morte del loro autore inizia a svilupparsi. Parallelamente cresce anche l'interesse accademico per il lavoro svolto da questo giovanissimo poeta che sviluppa la sua consistente produzione nell'arco di soli sei anni. Nei versi di Hai Zi si nasconde un messaggio universale che parla all'umanità intera, al di là dei momenti storici, con una spinta trascendentale impossibile da ignorare, segno di vera libertà. Non è un caso che le poesie di Hai Zi non siano entrate a far parte in Cina del sistema propagandistico nonostante il loro grande successo. I suoi versi giocano con elementi fantastici e surreali, i temi della morte e della solitudine si intrecciano in scenari quasi bucolici in cui la natura rappresenta l'unica fonte di bellezza incontaminata e quindi di speranza. Il rifiuto del materialismo e del consumismo e la costante lotta contro l'individualismo che sembra avanzare come una condanna, lo rendono un poeta di un'attualità prodigiosa. La poetica di Hai Zi sfugge alle categorizzazioni, non si piega alle necessità piccine, perché nella sua autenticità sta la sua potenza, nella ricerca di sé in quel collegamento che unisce l'individuo al tutto.