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Di fronte a una disuguaglianza sociale in drammatica crescita, le tradizionali ricette di sinistra (più tasse ai ricchi, maggior controllo dello Stato) e di destra (privatizzazioni, meno tasse, deregulation) sembrano ormai del tutto inefficaci. La crisi della competenza ha inoltre mostrato che la tecnocrazia non rappresenta una soluzione, soprattutto per la sua tendenza a trascurare le esigenze di moltissimi. In questo lavoro rivoluzionario, Eric Posner e Glen Weyl presentano un nuovo modello, quello dei "mercati radicali". Partendo dall'idea che i mercati siano il miglior strumento a disposizione per l'organizzazione di una società, gli autori mostrano come essi vadano scollegati dall'idea di proprietà privata e messi invece al servizio della società. Richiamando il lavoro degli "eroi radicali", ossia degli economisti che non hanno seguito il paradigma dominante continuando a elaborare le originali teorie di Adam Smith, gli autori forniscono una teoria completamente alternativa tanto alle derive del neoliberismo quanto alla crisi della democrazia liberale. "Il mercato siamo noi" non è soltanto un lavoro di teoria, ma è anche il manuale pratico per il più importante cambiamento della società occidentale dai tempi della rivoluzione industriale. Prefazione Vitalik Buterin e Jaron Lanier.