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I protagonisti di questo romanzo, Toni e Tilde, si conoscono a Gorizia nel febbraio 1915. Lei è una bella ragazza, istruita e libera per il suo tempo. Lui è un giovane semplice, con un carattere solare e curioso che lo porterà a riscattarsi un marchio infamante e a diventare "industriale" in una fabbrica di canditi. La Grande Guerra li separerà brutalmente gettando lei e la sua famiglia, profughi, nel lager di Pottendorf in Austria e lui, arruolato nell'esercito italiano, a combattere contro gli austriaci nelle tragiche dodici battaglie dell'Isonzo. La guerra finisce, Toni e Tilde si sposano tra le macerie di una città distrutta e tra quelle altrettanto terribili di un'epoca che si è sgretolata: sarà un susseguirsi di nuove sfide per i protagonisti e per la multilingue Gorizia-Gorica-Görz, che accoglierà tiepidamente il fascismo, si adatterà per sopravvivere ai tormenti di un confine instabile e alle lacerazioni provocate dalla Seconda guerra mondiale. I due conflitti mondiali fanno così da sfondo a una storia d'amore fuori dal comune che, fra il frastuono delle bombe, le piccole gioie quotidiane e il dolce aroma delle violette candite, ci racconta la storia del Novecento sul confine orientale.