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Il Rinascimento italiano racchiude un periodo di profondi cambiamenti segnati da agitazioni politiche e militari. Molte furono le guerre che in questo periodo si combatterono tra gli Stati guidati da Milano, Venezia, Genova, Firenze, il Papato, Siena e Napoli. A partire dal 1494, per più di cinquant'anni, le principali potenze straniere approfittarono di questo periodo di tensioni per invadere l'Italia; sia la Francia, che la Spagna, siglarono delle alleanze temporanee con le città-Stato per perseguire le proprie mire espansionistiche, e nei primi anni del XVI secolo l'imperatore Carlo V iniziò a fornire armi a sostegno degli spagnoli. Queste guerre coincisero con lo sviluppo della fanteria moderna - dotata non solo di spade e balestre, ma anche di pistole - che risultò in grado di affrontare i cavalieri corazzati fino ad allora predominanti. Il diffuso utilizzo dei mercenari inaugurò l'epoca della tattica "picca e moschetto", che ebbe grande successo nel corso dell'Alto Medioevo. Durante questo periodo, i costumi, le armature e gli armamenti variarono notevolmente a seconda della loro provenienza e dell'evoluzione di tattiche e tecnologie. Lo studio di Esposito, magistralmente esposto, offre ai lettori un'affascinante panoramica degli eserciti che combatterono in Italia durante questo periodo tumultuoso, analizzando non solo le loro armi ed attrezzature, ma anche la loro struttura e i loro successi e fallimenti sul campo di battaglia.